La stipsi o stitichezza si definisce come un disturbo che porta il bambino ad una ridotta frequenza delle evacuazioni ( al di sotto di tre a settimana ) con dolore e sforzo in almeno un quarto di esse, con presenza di feci dure, asciutte,”caprine”.

Non raramente i bambini affetti da stipsi cronica presentano un’emissione involontaria ( o anche volontaria ) di feci  , “ sporcano le mutandine”, durante la loro normale attività scolastica o di gioco: è il fenomeno dell’encopresi che porta il bambino al “soiling”, cioè allo sporcarsi.

Colpisce molto più frequentemente  i soggetti di sesso maschile con una incidenza che per la popolazione pediatrica va dal 3% fino al 10%.

Volendo ricercare le cause che più frequentemente portano alla stipsi dobbiamo parlare di cause “funzionali”, le più frequenti, dovute ad un’alterazione di come “funzionano “ i vari segmenti del nostro intestino e di cause, più rare, le “organiche” che riconoscono come causa un difetto, un’anomalia del nostro organismo.

Cause più rare ma non per questo meno importanti perche’ il loro precoce riconoscimento è l’unico modo per risolvere il problema.

Ci riferiamo , in questi casi, a difetti congeniti dell’apparato digerente ( vedi il morbo di Hirschsprung o megacolon congenito, le malformazioni ano rettali,  la fibrosi cistica, la celiachia, l’intolleranza alle proteine del latte vaccino), danni del sistema nervoso centrale, congeniti o acquisiti, problemi dell’apparato endocrino ( ipotiroidismo), anomalie indotte “da farmaci.

Tra le cause funzionali, le più frequenti appunto, problemi psicologici- emotivi, ambientali nell’ambito familiare o scolastico, dietetici -nutrizionali etc. sono spesso chiamati in causa.

Per impostare un appropriato trattamento va, innanzitutto, tracciato il profilo del paziente sia su quelle che sono le sue abitudini di evacuazioni ( frequenza, consistenza, tendenza a sporcarsi etc ) sia sull’eventuale uso di farmaci, sulla presenza di allergie, sul suo comportamento a scuola , con gli amici, a casa. 

Certamente, infine, una visita corretta che comprenda la palpazione dell’addome ( presenza di masse fecali residue ? ), l’esplorazione rettale ( feci grosse, dure, in ampolla o , piuttosto, un’ampolla vuota, priva di feci  o una stenosi ano-rettale), l’ispezione della regione anale per ricercare la presenza di una ragade , una ferita  sul margine muco-cutaneo, di un “polipo sentinella”, di un’anomala posizione dell’ano.

Solo così facendo si arriva alla corretta diagnosi ed ad un conseguente trattamento appropriato che, nella gran parte dei casi , si rivolgerà alla  stipsi funzionale:  dovrà coinvolgere, pertanto, tutta la famiglia nell’uso di un approccio nutrizionale corretto ( più fibre, più acqua ) , nella diminuzione dell’attenzione al problema ( perlomeno quella percepibile dal bambino) , nell’uso molto moderato di lassativi e/o clisteri di pulizia.

Per i casi sostenuti da una causa organica, una volta definita, lo Specialista ( Chirurgo, Gastroenterologo, Endocrinologo, Neurologo ) saprà trovare la soluzione più opportuna  relativa alla specifica patologia identificata.

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